Chiarezza su Via Cupa

Il 13 maggio scorso è tornato in consiglio comunale il Programma Integrato di via Cupa avviato su iniziativa del Comune, dell’ARPA e della ditta Cerulli Irelli. L’opinione pubblica, frastornata da resoconti giornalistici spesso parziali e imprecisi sui fatti ma ben carichi di illazioni e astruse dietrologie e dai soliti comunicati trionfalistici emessi dall’ufficio di staff del Sindaco, non ha finora avuto tutti gli elementi necessari per capire cos’è veramente in gioco con quel progetto urbanistico e come sono andate veramente le cose a livello istituzionale. Proviamo a dare un contributo nel senso della chiarezza. Il Piano fu proposto in consiglio comunale nel febbraio 2012 in variante alle norme del Piano Regolatore e del Piano Territoriale Provinciale (PTP). In sintesi con esso, adducendo la motivazione dell’ottenimento di nuovo campo di calcio e della delocalizzazione dell’autorimessa ARPA di via Turati – obiettivi di per sè condivisibili – veniva proposto di urbanizzare oltre undici ettari di campagna destinandone sette alla costruzione di edifici industriali, artigianali e commerciali. E’ arduo definire tutto ciò una scelta urbanistica di qualità. Non può essere, infatti, definito tale un progetto che consuma una quantità enorme di campagna, rovinando anche dal punto di vista paesaggistico uno degli ingressi della città, per un insediamento in cui si prevede di ubicare una struttura per il tempo libero (campo di calcio) tra capannoni industriali e artigianali, autorimesse di pullman e un fosso. Il tutto senza nemmeno congrue contropartite per la collettività. C’erano altre vie per conseguire gli obiettivi del campo di calcio e dello spostamento dell’autorimessa dell’ARPA e comunque – se la maggioranza intendeva proseguire sulla strada intrapresa – andavano almeno tutelati maggiormente gli interessi generali. Per questo motivo quindi il Cittadino Governante ha presentato – unico gruppo a farlo – un’osservazione finalizzata a proporre modifiche da discutere in consiglio comunale. È solo per questo che si è tornati nuovamente in consiglio: se non fosse stata presentata l’osservazione non ci sarebbe stato questo passaggio comunale e, di conseguenza, non ci sarebbe stato nessuno dei vantaggi ottenuti dalla comunità nel corso della seduta consiliare. Elenchiamo i motivi che ci hanno indotto a presentare l’osservazione: 1. Il progetto adottato prevede di urbanizzare ben 116.760 mq (11,67 ettari) di campagna, pianeggiante e fertile quando ormai c’è consenso diffuso in Italia intorno all’obiettivo di non urbanizzare più il territorio agricolo (si è concluso ieri, ad esempio, il convegno nazionale promosso dal WWF “No al consumo di suolo, Sì al Riuso dell’ Italia”). Non a caso la Sezione Urbanistica Provinciale ha ridotto del 70% il consumo di territorio previsto nella Variante al PRG. 2. Le condizioni di sottoutilizzo in cui versa tutta la zona artigianale e industriale di Colleranesco avrebbero dovuto sconsigliare l’amministrazione dall’individuare ulteriori aree agricole al servizio dell’industria, dell’artigianato e del commercio. Farlo, poi, in questo momento di grave crisi è ancora meno giustificato. 3. L’ampliamento dell’urbanizzazione in senso estensivo (il cosiddetto Sprawl) aumenterebbe i compiti pubblici (e conseguentemente le spese) riguardanti l’illuminazione, la pulizia e la manutenzione ordinaria e straordinaria. Una delle cause che portano i bilanci comunali fuori controllo risiede proprio nell’ampliare le città pur in mancanza di un vero bisogno in tal senso. 4. Via Cupa – che rappresenta la porta d’ingresso cittadina per chi arriva da ovest e si dirige verso il centro storico – subisce un’impattante e irreversibile trasformazione. La buona gestione della cosa pubblica dovrebbe invece puntare al miglioramento degli ingressi cittadini, specialmente in una città turistica. 5. Il campo sportivo è previsto ai limiti del fosso Mustaccio (dove c’è il vincolo ripariale); verrebbe circondato e soffocato da complessi industriali, artigianali e commerciali e da un notevole e continuo traffico di autobus in entrata e in uscita. Meriterebbe senz’altro di essere ubicato in un contesto più consono ad una struttura destinata allo sport e al tempo libero. Per questo nell’osservazione prioritariamente abbiamo detto: In quell’ambito occorrerebbe un responsabile rispetto della vocazione agricola, delle bellezze paesaggistiche e dell’ambiente. Le esigenze produttive (artigianali, industriali e commerciali) e di strutture per lo sport ed il tempo libero andrebbero soddisfatte in contesti diversi e più adatti alle funzioni previste negli interventi. Pertanto sarebbe saggio riconsiderare radicalmente le scelte operate e procedere ad una nuova progettazione in altro contesto del territorio giuliese. In subordine – nel caso in cui fosse stato confermato il progetto – abbiamo proposto le seguenti modifiche a vantaggio della comunità: 1) Incrementare l’importo di € 414.000 dati dal privato per il campo di calcio in quanto, realisticamente, con essi si può sistemare solo il campo senza recinzione, spogliatoi, tribuna, parcheggi etc. Il contributo deve coprire interamente i costi della realizzazione completa dell’impianto sportivo con relativi servizi. D’altronde senza una congrua contropartita per il Comune e, quindi, per gli interessi generali, non si comprenderebbe dove sia la ratio nel procedere ad una variante specifica ingiustificata in zona agricola per un’operazione urbanistica dal valore complessivo di circa 50 milioni di euro. 2) Individuare per la realizzazione del campo sportivo una zona di maggiore respiro nei dintorni dell’abitato di Colleranesco lontana da fossi e ingorghi. 3) Ottenimento da parte del Comune delle aree in cessione e delle contropartite economiche prima del rilascio dei Permessi a costruire. 4) Riflettere, attentamente, per motivi di sicurezza e di razionalità nello smistamento del traffico, sulla opportunità della collocazione della rotonda proprio dove via Cupa piega in una semicurva. Il nostro gruppo consiliare ha poi presentato all’inizio del consiglio otto emendamenti (vedi specchietto riassuntivo a fianco) per modificare alcuni aspetti della convenzione posta alla base dell’attuazione del progetto. Essi erano finalizzati a far ottenere al Comune maggiori spettanze, assolutamente ragionevoli, e a scaricarlo di oneri impropri. Le argomentazioni esposte hanno convinto buona parte dei consiglieri di maggioranza che alla fine hanno votato 7 degli 8 emendamenti presentati. In sintesi con l’approvazione degli emendamenti il Comune ha ottenuto almeno due milioni di euro in più e la certezza di una maggiore qualità all’interno dell’insediamento a parziale risarcimento per la perduta qualità del contesto in cui esso si va ad inserire. Dopo il consiglio è successo di tutto: il sindaco ha rivendicato come suoi meriti le modifiche a vantaggio dei cittadini; qualcuno ha detto che di quel piano non se ne sarebbe fatto più nulla per la contrarietà del privato (posizione smentita qualche giorno dopo); altri hanno voluto leggere il voto comune di CG e PD sugli emendamenti come strumentale in vista di alleanze future! Credo che occorra stare ai fatti, tutti: politici, giornalisti e osservatori. E i fatti parlano chiaro. 1. Il consiglio in cui sono state approvate le modifiche a favore della cittadinanza si è tenuto grazie al CG che ha proposto l’ osservazione e gli emendamenti. 2. Qualsiasi sarà la piega che prenderà la questione noi faremo conseguire alla città un risultato: se il piano salta, viene salvata una porzione di territorio (e noi sapremo indicare le strade per conseguire lo stesso il campo di calcio e lo spostamento dell’ARPA);
se il piano va avanti sarà grazie al CG che i cittadini otterranno il campo completo chiavi in mano e molti altri vantaggi economici ed urbanistici. 3. La coerenza del CG con i principi ed i programmi dichiarati e la linearità dei comportamenti sono rintracciabili in ogni atto ufficiale e in ogni presa di posizione dell’associazione e del suo gruppo consiliare. Sono anni che dimostriamo che a noi non interessano le poltrone ma la moralità, la competenza, la tutela dei beni comuni ed il buon governo. Chi spera di trovarci in contraddizione ora e in futuro sprecherà inutilmente tempo ed energie. Gestire il potere, dal nostro punto di vista, è necessario per cambiare le cose non per curare le proprie carriere personali, i propri privilegi e quelli delle clientele che garantiscono il consenso. C’è qualcuno tra i (soliti noti) detrattori che può rintracciare nel nostro operato qualcosa che smentisca ciò?

Gli 8 emendamenti:

EMENDAMENTO N.1 Precisare nella convenzione che il campo di calcio con spogliatoi, tribuna e quant’altro necessario per l’agibilita’ piu’ il parcheggio a servizio dell’impianto vanno realizzati prima del rilascio del primo permesso a costruire.

EMENDAMENTO N.2 Precisare che il tratto fognante di raccordo tra il nuovo insediamento e la rete esistente a colleranesco e’ a carico del privato.

EMENDAMENTO N.3 Precisare nella convenzione che la realizzazione dell’autoparco comunale e’ a carico del privato. 

EMENDAMENTO N.4 Precisare nella convenzione che la cessione delle aree al comune va fatta prima del rilascio dei permessi a costruire.

EMENDAMENTO N.5 Precisare nella convenzione che le opere di urbanizzazione vanno completate e collaudate prima del rilascio dell’abitabilita’ dei manufatti produttivi.

EMENDAMENTO N. 6 Precisare nella convenzione che gli oneri di urbanizzazione non vanno a scomputo ma versati direttamente al comune.

EMENDAMENTO N.7 Precisare nella convenzione che i costi del collaudo delle opere primarie e secondarie sono a carico del privato.

EMENDAMENTO N.8 Precisare nella convenzione che la riqualificazione dell’area ex arpa in via turati trattandosi di zona centrale della citta’ sara’ fatta passando dalla zona D1 alla zona B.

Scritto da Franco Arboretti

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