Le ingenue vanterie di Sindaco e Assessore
Pur di arrivare a concludere una pubblica dichiarazione con la solita, immancabile vanteria sui presunti “meriti dell’Amministrazione comunale”, il Sindaco Mastromauro ed il suo fido Forcellese non rinunciano ad affermazioni contrarie all’evidenza delle cose: sulla base delle segnalazioni di albergatori e di campeggiatori dell’intero litorale teramano il presidente della Confesercenti, Giovannini, in una recente nota fa sapere che quest’anno il calo del flusso turistico sulle nostre spiagge tocca punte del 40 per cento. Sebbene non si possa escludere che a Giulianova le cose siano andate un po’ meno peggio è del tutto evidente che la crisi si avverte pesantemente con gravi conseguenze per le scarse entrate delle attività connesse al fenomeno turistico. Tacere questa evidenza, o addirittura ribaltarne il rilievo, significa rinunciare persino a porsi il problema di cosa poter fare per alleviare la gravità dell’attuale situazione economica. Evidentemente a Mastromauro e Forcellese sfuggono molte cose: sembra non si rendano conto che gli albergatori spendono ingenti somme per richiamare turisti a Giulianova promettendo una vacanza serena tra le bellezze naturali della località per poi far trovare una città dove si dorme poco per il chiasso notturno davanti agli alberghi, caotica per le continue costrizioni del traffico spesso dovute a mercatini che rendono poco ai giuliesi e molto consentono di rastrellare a chi viene e porta altrove buona parte delle poche risorse disponibili; trovano una sorta di biglietto d’ingresso alla spiaggia con inutili soste a pagamento; incontrano parchi accessibili ai cani e impraticabili per i bambini; rischiano l’incolumità fisica sulle strisce pedonali lasciate incustodite “per mancanza di personale” ma scoprono che c’è personale anche in borghese sulla spiaggia non per tutelare il relax del villeggiante ma per inscenare un inconsistente contrasto al commercio abusivo pur conoscendone l’incontrollabile dimensione numerica e l’inconsistenza economica. Se si considera che il “nostro” Comune rinuncia a 300/400 mila euro non chiedendo al forestiero i centesimi di un caffè al giorno come imposta sulla vacanza mentre preferisce prelevare 200 mila euro dalle tasche di giuliesi e villeggianti sottraendo a molti cittadini di Giulianova mezza tredicesima con le soste a pagamento, beh, riteniamo che non ci sia proprio altro da aggiungere. Salvo le strisce blu previste persino davanti ad una farmacia (sul viale Orsini).
di Eden Cibej